lunedì 25 febbraio 2013

Ingovernabilità




Negli ultimi giorni gli italiani si sono messi di buzzo buono, si sono sforzati, hanno pensato... ed ecco il risultato: l'ingovernabilità. È una vecchia storia, che va avanti da secoli. Gli italiani si scontrano fra loro, si neutralizzano a vicenda e poi alla fine viene a governare lo straniero. Può darsi che anche stavolta finisca così. Alla fine, visto che noi siamo incapaci di trovare un accordo, sarà l'Europa a imporci che cosa fare... magari attraverso i mercati.
Avevo detto che questa volta avremmo potuto contare gli "italioti", cioè gli italiani idioti che fanno di tutto per sfasciare il paese, ma devo dire che tutti hanno dato il loro bravo contributo. E il risultato è questo. Complimenti a Berlusconi, che è riuscito per l'ennesima volta a bloccare lo sviluppo del paese per difendere i propri interessi personali; complimenti a Bersani, che non ha saputo proporre niente di fresco e di entusiasmante; e complimenti a Grillo, che è riuscito a costruire un partito nuovo, che non ha ha la minima idea che cosa sia una politica economica e una politica internazionale e che crede di risolvere ogni problema occupandosi soltanto del cortile di casa propria. Complimenti a tutti, complimenti a tutti gli italioti che, quando ci si mettono d'impegno, ottengono questi magnifici risultati.
Purtroppo, gli italiani non sono capaci di pensare al bene comune, si dividono su tutto e, quando votano, lo fanno per bloccare gli avversari. Votano di pancia, non di cervello. Dunque, complimenti a tutti.
Complimenti anche a Maroni, che, pur guidando un partitello insignificante, è riuscito a creare un simulacro di "Macroregione del Nord", ex Padania. Ha gà parlato di istituire una moneta locale: probabilmente si chiamerà il "marone" d'oro. Continua dunque il dissolvimento dell'Italia. Chissà da dove verranno i prossimo governanti. Dalla Germania? Non sarebbe una novità. Abbiamo già avuto l'impero austro-ungarico e i Borboni.
È inutile prendersela con i politici: sono gli italiani che li hanno votati. E in loro c'è una volontà neanche tanto inconscia di auto-distruggersi: cupio dissolvi. Agli italiani piacciono tanto gli imbonitori. Non a caso hanno vinto due loro esemplari: Berlusconi e Grillo.
La situazione è sempre grave, ma mai seria. D'altronde, ormai l'Italia è in mano a uno che fa di professione il comico. In fondo ci riappropriamo della nostra storia, quella di staterelli sempre in guerra tra loro e dominati immancabilmente dalle potenze unitarie straniere. Quando mai impareremo ad essere un paese responsabile? Quando mai andremo oltre la tradizione dei Montecchi e dei Capuleti, dei Guelfi e dei Ghibellini? Sono secoli che andiamo avanti così, a combatterci, a dividerci, a odiarci. Fratelli d'Italia? Fratelli coltelli! Intanto, pagheremo, pagheremo sempre di più. Altro che rimborso IMU. Già oggi sono crollati i mercati e lo spread è salito. Complimenti.

1 commento:

  1. A proposito di Grillo
    Devo dire che l'indignata risposta di Grillo alla proposta di Bersani non mi stupisce per nulla, piuttosto mi stupisce l'inguaribile ingenuità e fiducia da parte di quest'ultimo nell'onestà e nel senso di reponsabilità altrui.
    Che cosa ci si può aspettare infatti da uno che definisce la propria campagna elettorale "tsounami tour" e che quindi vede se stesso e il suo movimento come uno tsounami? Tutti sanno che tale evento naturale è particolarmente dannoso e distruttivo e che non ha mai portato benessere e prosperità ai paesi che colpisce.
    Niente da stupirsi quindi dell'inferocita risposta di Grillo a chi educatamente gli propone di costruire qualcosa e che tale proposta venga al contrario giudicata dal guru un danno alla propria immagine, quella di uno tsounami, appunto.
    Se poi i parlamentari del movimento cnque stelle, una volta nsediati in parlamento, sentissero un minimo di senso di reponsabilità se non altro per i lori elettori e decidessero, oltre a curare il maquillage della propria immagine e a scaldare le poltrone, anche di alzare le loro riverite chiappe e di rimboccarsi le maniche, sarebbe un atteggiamento apprezzabile. In questo caso potrebbero occuparsi, considerata la situazione del paese, di qualcosa di un po' più urgente e significativo di una legge sui casinò, come propone allegramente in un'intervista l'Esimio e un po' bollito Giullare.
    Vic

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